La III conferenza sui Paesaggi Terrazzati 2016 si è espressa, oltre che attraverso la mostra fotografica, anche in una sessione EXPERIENCES. AVVI, in collaborazione di altri attori/operatori del territorio*, ha sviluppato un’ipotesi di rigenerazione dei terrazzamenti attraverso l’attività agricola. In contemporanea il nostro studio ha portato avanti un “censimento” delle masière utilizzando tecniche digitali (Lidar, CTR, 3D, catasti e loro sovrapposizioni) che hanno permesso di stabilire la reale e notevole diffusione dei terrazzamenti nelle valli dell’Astico e del Posina.
Val di Posina, Val di Laghi e Val di Tovo, rispettivamente nei comuni di Posina, Laghi e Arsiero, frazione di Castana, Provincia di Vicenza. Lo studio di fattibilità vuole verificare l’insediamento di una attività di cooperazione nel settore agricolo-sociale- turistico con la riqualificazione di uno o più ambiti di paesaggio terrazzato ai fini della coltivazione dei prodotti De.Co., di piante officinali e attività silvo-pastorale a seconda delle caratteristiche geo-climatiche degli ambiti indagati. L’ambito di paesaggio terrazzato esaminato è caratterizzato da una distribuzione diffusa dei manufatti che si trovano in connessione con le contrade principali. Questo connota un’abitudine a modellare il terreno per conformarlo alle esigenze di sussistenza degli abitanti. La tipologia era utilizzata per più funzioni, dalla coltivazione dl formenton, alle orticole, ai cereali, ai legumi, alle patate. In questo ambito si parla in generale di masiére, dette anche “nore” che vanno a comporre il paesaggio terrazzato “diffuso”che da fondovalle arrivava (e persiste) a quota 900 m circa. Lo studio vuole verificare costi-benefici di riattivare un’attività economica in queste valli, individuando modalità e aree più propense alla sperimentazione.
* La locomotiva cooperativa sociale, Vaghe Stelle, Equistiamo, arch. Renzo Priante di Accogliamo le Idee, Il Giglio Rosso, dott. Omar Oliviero
Nelle fotografie alcuni momenti del Convegno e dell’esposizione presso l’Orto Botanico di Padova.